Ho avuto modo di verificare che in questo caso intervengono sempre le stesse persone, la partecipazione è libera dal vincolo di esprimersi e le persone più timide o introverse o che si sentono in imbarazzo davanti a degli estranei, non dicono niente. Ed è un peccato perché potrebbe essere una occasione per i logorroici di tacere e per i timidi di manifestare il proprio parere.
Nella maggior parte dei Gruppi si sceglie un unico testo uguale per tutti e su quello ci si confronta, mi è capitato però che nella difficoltà di scelgliere un'opera si sia in realtà scelto un autore, all'interno della cui produzione ciascun partecipante poteva leggere il libro che desiderava. Questo
comporta che al momento dell'incontro tutti devono dire qualcosa del libro letto, anche chi ha meno dimestichezza a esprimersi in pubblico, anche chi si nasconde dietro il riassunto della trama. A volte la libertà di scelta presenta poi il suo contrappasso. Non ci sono discussioni troppo animate, c'è una
specie di panoramica sulla produzione dell'autore scelto.
Il Gruppo più singolare cui ho partecipato sceglie due testi da leggere e la scelta è fatta in maniera arbitraria, a volte a sorteggio. Gli autori sono lontani per età, stile, argomento, nazionalità, eppure alla fine delle due letture si trova comunque il modo di creare dei legami, anche solo per antitesi. I
testi non sono messi a confronto con uno scopo, sono letti insieme casualmente, poi leggendo i nessi si trovano: la magia della lettura.
È facile intuire che le situazioni più interessanti si verificano quando non si è tutti della stessa opinione, quando a qualcuno il libro è piaciuto molto e a qualcuno non è piaciuto per niente. Nel confronto, nel racconto di esperienze diverse, nasce la possibilità di imparare qualcosa di nuovo. È
necessario essere aperti all'ascolto dell'altro, di quel lettore che sta seduto di fronte a te, o di fianco, e che pare abbia letto un libro completamente diverso dal tuo.
In fondo questo è successo: per ogni lettore il libro letto è un libro diverso, perché gli occhi sono diversi, la mente è diversa, la vita di ciascuno è diversa.
L'unico espediente che ho trovato utile per sciogliere le rigidità degli adulti con pareri contrastanti è stato offrire loro una fetta di torta, un biscotto, a fine discussione. Spostando per qualche minuto l'attenzione gli animi si calmano, ci si distende, si è più disponibili ad ascoltare chi ha trovato un libro emozionante quando noi lo avremmo buttato dalla finestra, se si sta assaggiando una deliziosa torta di mele, o una fetta di crostata. La conversazione continua, i confronti non sono terminati ma i toni come dire? Si sono addolciti. Si è pronti ad accolgliere un nuovo suggerimento di lettura, a prendere nota del prossimo appuntamento.
Frequentare i Gruppi di Lettura richiede impegno, serietà, soprattutto richiede misura e ascolto, è una esperienza formativa che lascia sempre un segno.
Stella Manduchi
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